
Hanno fatto scalpore gli “Incrementi volumetrici nella fascia protetta dei 300 metri dalla battigia” però ci sono anche novità interessanti per i centri storici e la campagna. Quello che suona strano è che la legge regionale non può andare in deroga alla legge nazionale, ma dovrebbe rimanere all’interno dei limiti imposti dalla legge nazionale che escludeva dal piano casa i centri storici e zona di inedificabilità assoluta.
L’urbanistica è una materia complessa soprattutto se associta alla macchina burocratica Italiana. Io auspico che in futuro venga disciplinata con criteri più razionali, che non siano 20%, 30% a tutti gli immobili di una certa zona indiscriminatamente senza andare a vedere le situazioni soggettive di un dato immobile. Ma torniamo alla realtà e vediamo cosa prevvede il nuovo piano casa in fase di approvazione in Sardegna.
Nel litorale in Sardegna
Nelle seconde case oltre i 300 metri si potranno apportare incrementi volumetrici fino al 30% dell’esistente, sino al 20% in quelle entro la fascia a condizione che ricadano in aree costruite prima del 1989. Percentuali che aumentano nel caso degli alberghi: aumenti fino al 50% se si trovano oltre i 300 metri, fino al 25% se all’interno della fascia, sempre se costruiti prima del 1989. Nel disegno di legge che contiene disposizioni per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e in materia di governo del territorio, c’è spazio anche per una norma espressamente anti-Covid-19: viste le nuove regole sul distanziamento interpersonale, è consentito fino al 50% l’ampliamento delle zone comuni nelle strutture turistico-alberghiere come hall, sale convegni e spazi comuni.
In zona Agricola
Altri bonus riguardano le costruzioni in zone rurali dove sarà sufficiente essere proprietari di un ettaro per costruire e non sarà necessario neanche essere agricoltori professionisti o coltivatori diretti. Basterà, invece, un terreno agricolo di soli mille metri quadri per costruire le scuderie destinate ai cavalli che partecipano alla Sartiglia di Oristano.
Aree Urbane – in città
In città, nei centri storici sono previsti incrementi volumetrici sino al 25% (fino a 90 metri cubi, 180 negli altri quartieri).
Una mini legge urbanistica con 21 articoli e che resterà in vigore per tre anni, fino al 31 dicembre 2023, superando in questo modo l’incombenza periodica delle proroghe.
Il disegno di legge è già stato trasmesso al Cal, che avrà 15 giorni di tempo per fornire un parere comunque non vincolante.
Nel frattempo saranno ascoltati in commissione Urbanistica gli ordini professionali, le associazioni e l’Anci. Dopo il parere del Cal il ddl rientrerà nel parlamentino presieduto da Giuseppe Talanas per il via libera definitivo, a quel punto è previsto l’approdo in Aula, a metà dicembre circa.